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Annalisa e la sua storia

Annalisa e la sua storia

Articolo un po’ diverso dal solito, ma penso davvero che possa essere utile a tutte voi ragazze che spesso e volentieri pensate di non farcela.

Ve lo dico sempre e non mi stancherò mai di dirvelo, siete voi a decidere della vostra vita e se restare o meno nella vostra zona di comfort.

Che cos’è la zona di comfort?

Non è altro che le vostre abitudini, la vostra routine alla quale siete tanto legate che, seppure apparentemente vi fa sentire bene, spesse volte vi impedisce di prendere decisioni rinunciando in questo modo alla vita e al cambiamento, nonostante la condizione in cui vi trovate sia una condizione di cui vi lamentate e di cui non siete contente.

Uscite dalla vostra zona di comfort, osate, prendete delle decisioni e vedrete che siete capaci di fare ed ottenere molte più cose di quelle che credevate.

Agite esattamente come la mia fit-girls Annalisa .

Sarà un articolo un po’ diverso perché, dopo questa breve premessa, sarà Annalisa a rispondere ad alcune domande sul suo cambiamento.

Una vera e propria intervista motivazionale

Nome  Annalisa

Età 27

Data inzio percorso 08/06/2020

•          COME MAI HAI DECISO DI AFFIDARTI A MARTINA?

Conosco Martina da anni, seguivo i suoi corsi quando era istruttrice in Virgin e ne uscivo sempre stremata. Ho cominciato poi a seguirla su Instagram ed ho visto il suo approccio come PT, i cambiamenti di chi si è affidata a lei ed ho deciso di voler provare!

•          PRECEDENTEMENTE ERI SEGUITA DA UN ALTRO/A COACH?

No. Venivo da almeno 5 anni di inattività ed alimentazione scorretta. Durante il Lockdown ho preso coscienza di essere arrivata a pesare 74,4 kg per 160cm di altezza.

Dopo aver perso circa 5 kg in un paio di mesi di dieta “fai da te” sono andata in stallo. A quel punto dovevo prendere una decisione: continuare a stressarmi senza ottenere risultati per poi mollare e tornare a mangiare in modo sregolato oppure darmi una mossa, uscire dalla mia comfort zone, rompere quelli che erano i miei schemi e mettermi alla prova.

•          COSA TI MOTIVA OGNI GIORNO PER ALLENARTI?

Ci sono tante cose che mi motivano.

La bilancia che segna qualche etto in meno ad ogni check, la mia forma fisica che migliora di settimana in settimana, il poter indossare vestiti che non mettevo più da anni ( alcuni continuo a non poterli mettere perché adesso vanno troppo larghi ), passare davanti allo specchio e vedermi con altri occhi, occhi che non notano più i difetti bensì i punti di forza, andare al mare senza più fare una corsa dalla sdraio fino in acqua nella speranza di non essere vista da nessuno, ma camminare finalmente in costume  con portamento fiero e pensare

” si, guardate pure perché ora non ho nessuna paura di mostrare il mio fisico (e che fisico, aggiungerei) ” .

Devo continuare o possono bastare come motivazioni?

•          L’ ANNALISA DI 5 MESI FA A CONFRONTO CON L’ANNALISA DI ADESSO, COSA E’ CAMBIATO IN TE?

Tutto. L’ Annalisa di 5 mesi fa era una persona infelice del suo aspetto nonostante il proprio ragazzo le dicesse ogni giorno quanto fosse bella. Era una ragazza che odiava quel fisico burroso e pieno di cellulite, lo odiava così tanto che non andava più a comprare vestiti, perché tutto quello che provava le stava male.

In questi cinque mesi è cambiata la percezione che ho di me e della mia immagine. Ho constatato di avere una forza di volontà che non pensavo di avere. Sono cambiate le mie abitudini alimentari, è cambiata la mia routine quotidiana e soprattutto la mia autostima è alle stelle.

•          RIFARESTI QUESTA SCELTA ?

Assolutamente si. Non è stato un percorso in discesa, affatto. Ci sono stati momenti in cui la tentazione di sgarrare più di quanto fosse concesso era forte, ci sono stati momenti in cui cercare il giusto equilibrio tra impegni ed allenamento è stato molto molto difficile, ma gli obiettivi si raggiungono con impegno, costanza e sacrificio. Quando ho cominciato il mio percorso pesavo 69 kg, ora ne peso 57 e se tornassi indietro prenderei questa decisione un’infinità di volte.

•          LA COSA DI CUI ADESSO NON POTRESTI PIU’ FARE A MENO

IL PANCAKE A COLAZIONE! ( come dice una famosa canzone “il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia, l’ultimo desiderio che la notte mi culla)

Scherzi a parte, non saprei più stare senza allenarmi. L’esercizio fisico mi consente di prendere un momento tutto per me e scaricare le tensioni accumulate durante la giornata.

È un aiuto non solo fisico, ma mentale.

•          CONSIGLIERESTI AD UNA RAGAZZA IL RAPPORTO DI COACHING ONLINE CON ME?

Si, senza ombra di dubbio. Io ero molto scettica all’inizio, non tanto per il coaching online quanto per lo svolgere l’allenamento a casa (per mia scelta) con pochi attrezzi. Mi sono subito ricreduta dopo aver visto il check allo scadere dei primi 15 giorni di percorso. Un cambiamento radicale in così poco tempo non me lo sarei aspettato neanche nei miei sogni. Allenamento, alimentazione ed integrazione danno grandi risultati!

•          UN PENSIERO DI QUESTO PERCORSO FINO A QUESTO MOMENTO INSIEME

Marti, che dirti.. Io penso che non riuscirò mai a ringraziarti abbastanza per questa seconda vita. E fino a quando avrò fiato ti consiglierò a tutte. Io veramente mi vedo e mi sento un’altra persona e probabilmente, e sottolineo probabilmente, grazie a questo percorso ho scoperto di essere affetta da lipedema. Non ho ancora una diagnosi perché l’emergenza sanitaria ha rallentato tutto, ma probabilmente se non avessi perso tutti questi chili avrei pensato che la condizione delle mie gambe era dovuta semplicemente al sovrappeso ed alla cattiva circolazione e non sarei andata a cercare il vero motivo. Il lipedema è una patologia ancora poco conosciuta non solo tra le persone, ma anche tra i medici e mi permetto di approfittare di questo tuo spazio per provare a sensibilizzare le donne su questo tema ed invitarle a visitare il sito della Lipedema Italia Onlus (L. I. O.) per informarsi e conoscere questa malattia cronica e degenerativa che interessa il tessuto adiposo, e non solo, e che se presa negli stadi iniziali si può contenere per ottenere risultati che permettono di avere una qualità della vita migliore rispetto a quella che si potrebbe avere con una diagnosi tardiva.

In conclusione, ritornando a noi, dico senza ombra di dubbio che questo percorso per me, nel caso no si fosse capito, è stato super positivo e stimolante e non vedo l’ora di continuare e vedere la mia condizione fisica tra qualche mese!

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